I cittadini vivono nella paura, a causa della
criminalità urbana
Sì, questa è la dura realtà. Una città dove
studenti fuori sede, studenti residenti in città e persone di qualsiasi età,
per poter fare una passeggiata in città o frequentare un locale, in pace con
amici, vivono con la paura di essere aggrediti, con il rischio di subire il
classico “fermo”. Soprattutto in vie secondarie, traverse della via Roma, della
Via Maqueda e in altri luoghi della città.
Nella notte tra sabato 5 dicembre e domenica 6
sono avvenute molteplici aggressioni: come in via Candelai, in via Valverde,
presso la Cala, nei pressi di piazza Garraffaello.
Durante il pomeriggio anche di fronte il Teatro
Massimo, a persone sedute ai bar per prendere dei caffè.
Sempre con la stessa tecnica i malcapitati vengono
accerchiati, minacciati, picchiati e derubati.
Le frasi solite con cui iniziano le minacce, in
dialetto palermitano e con un accento alquanto marcato, sono: “Cuscì, ha
machina?”, “Cuscì ha na sicarietta?”. La maggior parte delle persone cade nel
tranello vedendosi subito aggredito e derubato.
Io, in prima persona, una domenica intorno alle
tre, insieme ad altri due amici, sono stato accerchiato, ma intuendo le
intenzioni ho risposto di non avere auto e di non avere niente. A quel punto è nata la colluttazione, colpito
al volto, durante la reazione sono stato anche scaraventato per terra. Nel
frattempo altri colpivano i miei amici. Trovandoci alle spalle di piazza San
Domenico, nei pressi dei locali della zona “I Grilli”, abbiamo iniziato, tra
spinte e fracasso, ad avviarci verso via Roma. Gli aggressori ci hanno seguito,
finché vedendo persone arrivare, hanno desistito nel tallonarci.
Un appello, espresso già da altri giornali e mezzi
di informazione, da inviare alle forze dell’ordine è quello di moltiplicare le
volanti di controllo, moltiplicare i mezzi a loro disposizione per far ciò,
soprattutto per le vie secondarie traverse di quelle principali. Per
monitorare, fermare e punire anche i posteggiatori abusivi, i quali si
aggiungono alla violenza urbana palermitana, ai danni dei cittadini che sono
costretti a vivere con la paura e il terrore. Non dimenticando di tutelare i
turisti che quotidianamente vengono derubati dai borseggiatori, soprattutto
sulle linee dell’Amat 389 che giunge a Monreale e tutte quelle che arrivano
allo stadio, a Mondello e alla Stazione Centrale
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