Dedicato alla memoria di Maurizio Di Paola, grande uomo, grande lavoratore e amorevole padre di famiglia.

venerdì 3 marzo 2017

Palermo, città dell’arte e dell’estrema violenza

I cittadini vivono nella paura, a causa della criminalità urbana

 Palermo,  Capitale della Cultura, è la città dell’arte millenaria e dell’estrema violenza.
Sì, questa è la dura realtà. Una città dove studenti fuori sede, studenti residenti in città e persone di qualsiasi età, per poter fare una passeggiata in città o frequentare un locale, in pace con amici, vivono con la paura di essere aggrediti, con il rischio di subire il classico “fermo”. Soprattutto in vie secondarie, traverse della via Roma, della Via Maqueda e in altri luoghi della città.
Nella notte tra sabato 5 dicembre e domenica 6 sono avvenute molteplici aggressioni: come in via Candelai, in via Valverde, presso la Cala, nei pressi di piazza Garraffaello.
Durante il pomeriggio anche di fronte il Teatro Massimo, a persone sedute ai bar per prendere dei caffè.
Sempre con la stessa tecnica i malcapitati vengono accerchiati, minacciati, picchiati e derubati.
Le frasi solite con cui iniziano le minacce, in dialetto palermitano e con un accento alquanto marcato, sono: “Cuscì, ha machina?”, “Cuscì ha na sicarietta?”. La maggior parte delle persone cade nel tranello vedendosi subito aggredito e derubato.
Io, in prima persona, una domenica intorno alle tre, insieme ad altri due amici, sono stato accerchiato, ma intuendo le intenzioni ho risposto di non avere auto e di non avere niente.  A quel punto è nata la colluttazione, colpito al volto, durante la reazione sono stato anche scaraventato per terra. Nel frattempo altri colpivano i miei amici. Trovandoci alle spalle di piazza San Domenico, nei pressi dei locali della zona “I Grilli”, abbiamo iniziato, tra spinte e fracasso, ad avviarci verso via Roma. Gli aggressori ci hanno seguito, finché vedendo persone arrivare, hanno desistito nel tallonarci.

Un appello, espresso già da altri giornali e mezzi di informazione, da inviare alle forze dell’ordine è quello di moltiplicare le volanti di controllo, moltiplicare i mezzi a loro disposizione per far ciò, soprattutto per le vie secondarie traverse di quelle principali. Per monitorare, fermare e punire anche i posteggiatori abusivi, i quali si aggiungono alla violenza urbana palermitana, ai danni dei cittadini che sono costretti a vivere con la paura e il terrore. Non dimenticando di tutelare i turisti che quotidianamente vengono derubati dai borseggiatori, soprattutto sulle linee dell’Amat 389 che giunge a Monreale e tutte quelle che arrivano allo stadio, a Mondello e alla Stazione Centrale 

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