Dedicato alla memoria di Maurizio Di Paola, grande uomo, grande lavoratore e amorevole padre di famiglia.

lunedì 19 gennaio 2015

Recensione sulla Trilogia di Sofia



La morte è parte della vita, forse, ma riuscire a trasmettere il concetto è molto difficile. Non basta nessun linguaggio, verbale, paraverbale o non verbale. Nel regno animale molte specie metabolizzano il dolore spostandosi, evadendo, allontanandosi, tuttavia vi sono specie che non riescono a capire cosa sia successo con quel grave evento e non riescono a capire il distacco.
Francesco Casali con la “Trilogia di Sofia” riesce a comunicare il dolore dei personaggi in maniera esemplare. Gioca con periodi che rimangono impressi per la loro profondità, per il loro trasporto. Le storie sono nata in parte, nella mente dell’autore, in seguito alla sua esperienza nel campo educativo e riabilitativo, così ha immaginato la storia di personaggi che devono necessariamente vivere lo stesso trauma, per capirsi e spingersi vicendevolmente. La passione che ha per il suo lavoro si denota anche nell’impegno e nell’empatia che ha adoperato per scrivere questa bella opera.
In ogni singolo evento narrato l’autore entra in pieno, si inerpica in essi, invitando i personaggi a prendere per mano i lettori e a condurli dove animo umano non può penetrare se non guidato e aiutato a “capire”.
Alcuni disegni presenti nel libro completano gli stati d’animo di attesa, pessimismo, e  contemporaneamente rabbia, ma anche desiderio che tutto sia solo un incubo. Non si consiglia la lettura per avere risposte, ma per trovare il modo come porsi le giuste domande.

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