Dedicato alla memoria di Maurizio Di Paola, grande uomo, grande lavoratore e amorevole padre di famiglia.

lunedì 1 dicembre 2014

Recensione sulla raccolta di racconti "I Figli di Eolo" del pittore e scrittore Carlo Puleo.



Il verismo, era la corrente della fine dell’ottocento e inizi del novecento ? Leggendo le pagine della silloge in prosa “I figli di Eolo” posso affermare che non è così. Il confronto tra due terre è l’aspetto che ho apprezzato di più, due terre ricche della presenza dei personaggi provenienti dall’isola più affascinante del mondo, un’isola ricca di emozioni e di storia : la Sicilia. Questi personaggi cercano risposte, vagando tra due terre come detto prima, l’Italia e gli Stati Uniti.
L’ambiente fa da contorno alle storie. Storie colme di ironia, che caratterizza la popolazione sicula doc. Questo lo si vede nella riflessione sarcastica di poter fare ciò che si vuole se non si è visti da altri, o la riflessione del mancato aiuto da porgere a chi non ti servirà, evidenziabile da piccoli particolari come l’accendino non prestato a chi non sarebbe stato utile in seguito. Non manca l’umorismo, insito nei nostri geni sicani, portatore di ilarità quando si cerca la via Giotto per scoprire che la scritta è la combinazione di una lettera con un numero. Aspetto cruciale, infine, della polizia che abituata alle malefatte non si impegna più di tanto alla sua lotta, nonché esempio di denuncia sociale. Libro espressivo, adatto ad ogni tipologia di uomo, siciliano e non.


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