Arianna Notaro è un attrice e come insegna l’etimologia
del termine l’attrice agisce: compie movimenti, ha una sua mimica facciale, una
particolare gestualità, poiché linguaggio non verbale e paraverbale sono parti
complementari di questa azione.
Arianna Notaro diviene nelle sue interpretazioni
il personaggio, che debba essere sensuale e folle come la cameriera nello
spettacolo “Frankenstein. Ad un passo dal confine”, che sia dura e diretta come
la poliziotta nello spettacolo “Moby Dick, il Canto e il Buio”.
Coglie gli aspetti negativi e positivi del
carattere da interpretare , da rivelare, li trasmette così al pubblico.
Ogni singolo movimento muscolo facciale è atto a
dire al pubblico che quel personaggio vive, è l’attore, ed entrambi coesistono.
Del resto questa forma d’arte serve a far viaggiare, serve a far dimenticare in
quale dimensione si è entrati e in questo compito l’attrice in questione è già
ben più avanti della fase di coltivazione del proprio talento, ha raggiunto l’obiettivo
e supererà altri traguardi.
Oltre agli spettacoli citati prima, tenutisi con
la compagnia di cui fa parte cioè “Arsenico Cafè”, l’artista ha partecipato all’evento
artistico “Gocce di Poesia, arte ed emozioni” ideato da Luigi Pio Carmina e
Salvuccio Barravecchia. In questo spettacolo ha colto ogni singolo verso, ogni
pensiero e sensazione degli autori delle poesie da lei recitate. Qualità primaria
per chi empaticamente trasmette linfa vitale ai sensi che faranno da ponte tra
spettatori e attori.
Arianna Notaro durante le prove della manifestazione artistica "Gocce di Poesia, arte ed emozioni". Foto di Luca Castiglione |
Scena dello spettacolo "Moby Dick, il Canto e il Buio. Foto di Davide Notaro |
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