Empatismo è
un Movimento poetico-culturale che vede la luce il 2 luglio 2014 da un’idea
nata, quasi per gioco, sul social-network facebook, nel corso di una
discussione sull’importanza della poesia, forma di comunicazione immediata in
un mondo che corre inseguendo il tempo.
Così, da un
semplice buongiorno, l’uno leggeva l’altro, scoprendo nei versi un legame
sempre più profondo e vero. È stato come “respirare all’unisono” con battiti
differenti, per ritrovarsi a considerare che l’EMPATIA è un fluido benefico, un
vento che accoglie qualsiasi sussurro dell’anima e, anziché essere gelosi dei
propri versi, questi Poeti hanno deciso di offrirli a tutti, come cibo
quotidiano.
Il Movimento
annovera fra i suoi fondatori personalità fra le più varie e disparate, residenti
in diverse regioni italiane, impegnate in differenti professioni ed unite
unicamente da un profondo amore per la Poesia. Nomi dei fondatori: Giusy
Tolomeo, Luisa Casamassima, Rosalba Di Vona, Teocleziano Degli Ugonotti ed
Emanuele Marcuccio.
Scoprire che
nel 2014 la poesia viene letta da milioni di persone grazie ai social-network e
che tanti addirittura la utilizzano come elemento terapeutico al disordine
spirituale e sentimentale attuale, fa sperare in una RINASCITA della forma
espressiva più alta della Cultura italiana.
Il poeta e
aforista palermitano, Emanuele Marcuccio, su invito della poetessa e scrittrice,
Giusy Tolomeo, in dieci sintetici punti il 15 agosto 2014 ha stilato il nostro
Manifesto, del quale si dà di seguito lettura.
MANIFESTO
DELL'EMPATISMO[1]
Noi
vogliamo rivalutare la poesia, come forma di comunicazione emotiva ed empatica
per eccellenza e come forma verbale più profonda mai creata dall'uomo.
Noi
vogliamo diffondere l'interesse e l'amore per la poesia, scritta in tutte le
sue forme.
Noi
vogliamo che la poesia non sia puro artificio, sterile e fredda creazione, ma
piacere per gli occhi e per l'anima. Noi vogliamo arrivare al cuore senza
profanarlo.
Noi
riteniamo che solo uno sguardo pieno di meraviglia porti all'ispirazione e per
naturale conseguenza alla poesia. L'eventuale studio delle parole, onde la
poesia non nasca spontaneamente, avverrà solo in un secondo momento.
Noi
deprechiamo e riteniamo una grave offesa alla poesia, ogni espressione volgare
o turpiloquio in essa. Noi riteniamo tali forme segno di poca creatività per
esprimere rabbia e quant'altro.
Noi
vogliamo che tra poeti empatisti e tutti i poeti e artisti in genere, ci sia
rispetto e stima reciproca, senza nessuna presunzione di possedere la verità.
Eleggiamo il dittico[2]
poetico a due voci e il pluricanto,[3]
come forme per eccellenza di empatia poetica e come forme di poesia empatista
per antonomasia.
Noi
Empatisti vogliamo che la poesia funga da elemento terapeutico al disordine
spirituale e sentimentale di oggi. La poesia ci rende migliori e sensibili nei
confronti degli altri, sia se siamo credenti o agnostici.
Noi
Empatisti siamo laici e apolitici, contrari alla guerra e alla pena di morte,
contrari al razzismo e ogni forma di violenza e discriminazione, sia di colore,
sia di genere. Rispettosi di ogni forma di religione, deprechiamo l'uso di ogni
genere di bestemmia o blasfemia in poesia.
Noi
poeti empatisti vogliamo emozionare con i nostri versi, pur rimanendo fedeli
ognuno al personale modo di fare poesia.
Noi
poeti empatisti, come dice la radice del nostro nome, vogliamo immedesimarci in
ogni vita, vivendo mille vite in una. Vogliamo che il lettore si riconosca
nella nostra poesia e per comunicazione empatica senta la sua voce, la ascolti
guidandolo all'emozione.
I Poeti Empatisti
* L'immagine
riproduce l'opera "Esplosione di Stelle" di Laura Capitelli, che ha
partecipato alla mostra di Ponte Tresa intitolata "Percorsi".
Questa
la pagina FB dedicata al Movimento dell'Empatismo:
http://www.facebook.com/empatismoanalisipoeticadelcomportamentoumano
[1] Il Manifesto sarà
prossimamente edito da TraccePerLaMeta Edizioni in Dipthycha 2. Questo foglio di vetro impazzito, sempre, c'ispira..., Antologia critica
di dittici poetici, ideata e curata da Emanuele Marcuccio.
[2] Composizione poetica ideata dal degno
poeta empatista, Emanuele Marcuccio, nel 2010. Due poesie di due diversi poeti, scritte
indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in
una sorta di corrispondenza empatica.
[3] Composizione poetica ideata dalla
fondatrice del nostro Movimento, Giusy Tolomeo. Una poesia composta da uno o
più versi di poesie di vari poeti, scritte indipendentemente, anche in tempi
diversi, seguendo uno stesso tema in una sorta di corrispondenza empatica.
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