Dedicato alla memoria di Maurizio Di Paola, grande uomo, grande lavoratore e amorevole padre di famiglia.

mercoledì 24 settembre 2014

Le isole italiane vengono usate come territorio di esercitazione militare, a danno della popolazione civile.

SICILIA 

La Sicilia ha un forte elettromagnetismo. Questo era già stato scoperto da Enrico Fermi, che aveva notato una schermatura che non permetteva il passaggio di onde radio. 
Ecco che gli Stati Uniti D'America proprio nella Sicilia orientale effettua esericitazioni militari, e nello stesso punto varie case hanno preso fuoco per autocombustione. Nessuno da parte del governo vieta questo e gli abitanti si ritrovano adesso soli e senza risposte. 
Le esercitazioni si svolgono anche nel centro della Sicilia, e nella parte occidentale. 
Sarà un caso se la base militare NATO si trova a Sigonella, in Sicilia?
Sarà un caso se proprio la quarta antenna mondiale del MUOS è stata installata in una sughereta vicino Niscemi, in Sicilia? Causando danni all'uomo, causando danni al volo di insetti e uccelli per l'emanazione di onde ad altissima frequenza? 
Successivamente all'installazione del MUOS in tutta la penisola si sono verificati frequenti casi di allagamenti e frane, comprese trombe d'aria? 
Sfruttando a loro volta le scie chimiche?


SARDEGNA 

E’ risaputo da tempo, oramai, che la Sardegna è un’ isola utilizzata con disinvoltura per esercitazioni militari di qualunque genere.
Non solo dallo Stato italiano ma anche da forze militari di altre nazioni come ad esempio Israele. Un elenco lungo di ogni tipo di reale bombardamento che la Sardegna subisce da tempo e senza sosta.
Un territorio con numerose servitù militari, distribuite in tutta l’isola, e da anni al centro di numerosi dibattiti ed inchieste giudiziarie. Una situazione che è diventata sempre più incontrollabile ed estremamente pericolosa per tutta la collettività.
L’ultimo grave episodio è accaduto ieri durante i bombardamenti nella zona di Capo Frasca (provincia di Oristano). A causa di queste operazioni militari è stato causato un grosso incendio di circa 25 ettari. Il tutto con l’impossibilità da parte degli uomini della Forestale di poter intervenire celermente a causa delle deflagrazioni continue e imprevedibili. Insomma una vergognosa realtà difficile da digerire.
Non è concepibile che nel 2014 un’intera regione venga utilizzata come territorio da poter tranquillamente bombardare. Siamo in guerra tutto l’anno. Ci bombardano tranquillamente tutti i giorni con ogni tipo di armi e di qualunque genere. Lasciamo da parte le teorie del complotto ma è innegabile che numerose sostanze nocive per l’uomo e l’ambiente vengono continuamente utilizzate per le esercitazioni militari in Sardegna.
La politica che fa? Nulla di concreto. Su questa materia nessun governo e di qualunque colore politico ha mai messo fine a queste barbarie. L’unico che era riuscito ad innescare un’involuzione e una smilitarizzazione in Sardegna era stato Renato Soru. Poi più nulla. La Sardegna deve ribellarsi con forza a questa situazione sempre trascurata e presa sotto gamba. Non è più tollerabile e possibile essere il poligono di tutti.
Il danno all’ambiente e alla salute è enorme e accertato da tempo anche con le ultime inchieste giudiziarie. Per quale motivo la Sardegna e tutti coloro che ci vivono devono essere oggetto costante di bombardamenti e sperimentazioni? Per quale motivo dobbiamo subire questo assurdo trattamento e avere a vita un territorio servo di uno Stato che ci fa realmente guerra? Per nostra natura non siamo mai riuscito ad essere uniti per difenderci da queste ignobili attacchi e soprusi. Lasciando perdere vecchi e vuoti slogan sarà il caso però che tutta la Sardegna alzi veramente la testa e si renda conto che quello che accade continuamente sopra le nostre teste non è degno di un paese civile e libero. La Sardegna ha già pagato ampiamente nel corso della storia. E’ ora che la guerra contro di noi finisca.





Sì ALLE RISPOSTE

NO ALLE ESERICITAZIONI E AGLI ESPERIMENTI MILITARI

NO AL MUOS  

NON SIAMO COLONIE AMERICANE 

 

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