Dedicato alla memoria di Maurizio Di Paola, grande uomo, grande lavoratore e amorevole padre di famiglia.

domenica 29 giugno 2014

Recensione su "La Divinia Ironia" di Salvuccio Barravecchia



Recensione su "La Divina Ironia" di Salvuccio Barravecchia 

Testo a metà tra il trattato, il saggio e il racconto, già dalla copertina si può intuire ciò di cui si narrerà. È come un vaso di Pandora che non è pronto ad esplodere, ma è già esploso in quelle righe, mentre l’autore scriveva parole pensate e pensanti. Il titolo contiene più di una figura retorica, l’ironia difficile da comprendere e da fare, da cui si può leggere in modo velato “ira” e “mia”, un anagramma modificato che rappresenta ciò che vorrebbe dire uno dei protagonisti, cioè Dio. In questo libro si passa in rassegna la religione, con i suoi tabù, collegamenti letterari, come per esempio con l’opera del nostro grande poeta Dante. 
Racconto geniale dove traspare anche la tragedia delle sofferenze e la commedia che gioca con l’ironia, per l’appunto; tutto in un equilibrio dinamico. Si trovano rime in prosa come fossero versi dalla verità mai conosciuta.
È riscontrabile infine il contorno  della filosofia e della storia, con altri e alti argomenti sviluppati, che coincidono in un grande gioco di parole e di idee che è questo fine capolavoro. 


Salvuccio Barravecchia è nato a Pietraperzia (En) il 05/11/1974. Fine e profondo scrittore, poeta e autore e regista di teatro. Inoltre è ideatore e organizzatore di eventi artistici-culturali rivoluzionari.
La Divina Ironia è la sua ultima pubblicazione.

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